La data dell'11 novembre vede in molte regioni italiane la celebrazione della festa di San Martino, considerata inoltre come data simbolica in cui si verifica la prima spillatura del vino novello: il vino, dopo esser stato processato, è pronto per essere degustato.

San Martino è considerato il patrono dei viticoltori, degli osti, dei vendemmiatori e degli ubriachi.

Ma cosa c'entra San Martino con il vino? Vediamolo insieme.

A San Martino ogni mosto diventa vino: qual è il legame tra San Martino ed il vino?

Nel freddo inverno del 335 d.C., durante una ronda notturna ad Amiens, Martino di Tours (divenuto poi San Martino), incontra un mendicante seminudo ed infreddolito, e, mosso a compassione, decide di condividere il suo mantello, tagliandolo in due e donandone una metà al povero mendicante.

La notte seguente, Cristo gli appare in sogno vestito con quello stesso mantello, ringraziandolo per la sua grande generosità, e quando Martino si risveglia ritrova il suo mantello integro: il miracolo segna profondamente Martino di Tours che deciderà di farsi battezzare e convertirsi al Cristianesimo.

Tra mito e leggenda, il gesto caritatevole di San Martino genera una sorta di cambiamento climatico improvviso che permette al mosto di completare il processo di fermentazione e trasformarsi in vino, per questo si dice anche “estate di San Martino” 

L'espressione “A San Martino ogni mosto diventa vino” racchiude l'essenza della celebrazione: la fine della vendemmia e l'inizio della vinificazione.

Le prime uve raccolte danno vita al cosiddetto vino novello e la data dell'11 novembre, come già osservato in precedenza, segna il passaggio simbolico del vino da semplice mosto a prodotto da gustare.

La stagione del vino Novello in Carpineto

Il Novello è un vino che incarna i profumi e i sapori dell'autunno, con la sua fragranza che ricorda l'uva appena raccolta e spremuta in cantina. Il suo nome stesso suggerisce le sue caratteristiche: un vino giovane, fresco, morbido e armonico, da gustare poco dopo la produzione. È l'ideale da accostare alle castagne, alla frutta secca autunnale e a numerosi piatti della cucina tradizionale italiana

Nella nostra azienda, il Novello viene creato attraverso il processo di macerazione carbonica al 100%. Mentre le regole italiane consentono l'aggiunta di una cuvée di vini base di diverse annate a questo tipo di vino, l’approccio Carpineto potrebbe essere definito come "macerazione carbonica in purezza". Questa scelta permette di ottenere un vino con profumi intensi e un sapore estremamente morbido.