Come si producono i vini rosati: l'esempio del Dogajolo Rosato

pubblicato 16-08-2021

Come si producono i vini rosati: l'esempio del Dogajolo Rosato

In Italia i vini rosati sono sempre più amati e scelti sia dai consumatori più esperti sia dai più giovani, attratti dal seducente colore e dalla versatilità. La loro diffusione avviene ancor di più in questa calda stagione estiva.

I meno esperti potranno pensare che questa tipologia di vino derivi dall'utilizzo congiunto di uve a bacca bianca e bacca rossa. O magari che derivi dalla miscelazione di vini rossi e bianchi. Ebbene questa non è assolutamente la modalità utilizzata per produrli: diamo quindi alcune indicazioni su come si fa il vino rosato!

Come si producono i vini rosati

I principali vini rosati che conosciamo si ottengono da uve a bacca rossa. Il processo di vinificazione inizia come per la produzione dei vini rossi, cioè con la diraspatura, pigiatura e la macerazione del mosto a contatto con le bucce. Dura molto meno rispetto ai vini rossi: va da alcune ore fino ad arrivare a 2 giorni, a seconda della tipologia di uva e da quanto si vogliano estrarre colore e sostanze dalle bucce stesse.

Se la macerazione ha una durata di 6-12 ore, il vino rosato si definisce vino di una notte. Se la durata arriva ad avvicinarsi alle 24 ore si chiama vino di un giorno. La successiva parte di processo segue poi quella dei vini bianchi, con la fermentazione, svinatura e imbottigliamento.

Altra tecnica molto utilizzata è quella della vinificazione del vino rosato detta "salasso" o "saignèe", alla francese. In questo caso durante le prime ore di macerazione di un mosto da cui si produrrà un vino rosso, una volta raggiunto il colore desiderato, viene prelevata dalla parte inferiore del contenitore una quantità del mosto, senza estrarre quindi le bucce, facendola poi fermentare separatamente seguendo la stessa procedura della vinificazione in bianco, dando come risultato un vino rosato.

Il nostro preferito: Il Dogajolo Toscano Rosato di Carpineto

Esempio perfetto per scoprire il mondo dei rosati è il Dogajolo Toscano Rosato I.G.T. di Carpineto, annata 2020. Il mosto ottenuto dalla delicata pigiatura delle uve viene portato a bassa temperatura e tenuto a contatto con le bucce per un tempo limitato. Questo vino è il risultato di una selezione di uve della Toscana Centrale (principalmente Sangiovese e Cabernet Sauvignon). Un prodotto elegante e strutturato, dalle note floreali fruttate e vivaci. Caratteristiche, queste, essenziali per un vino giovane, innovativo e facile da degustare.

Il colore al calice è rosa tenue con una elegante tonalità fucsia brillante. Al naso eccelle per le note floreali, in particolare di rosa canina, ciliegia, mirtillo, mela rossa. In bocca ha un carattere ben presente ed equilibrato, fresco e sapido, dove si confermano le caratteristiche fruttate avvertite all'olfatto ma con sfumature diverse. Dona sensazioni piacevolmente adatte a godere al meglio la stagione calda… e non solo!