Febbraio: le grandi denominazioni si presentano

pubblicato 10-02-2020

Febbraio: le grandi denominazioni si presentano
Arriva febbraio, tornano le anteprime. Le grandi denominazioni toscane si presentano attraverso le nuove annate che troveremo sugli scaffali delle enoteche durante questo 2020; e Carpineto non farà certo eccezione! Si comincia col Nobile di Montepulciano: il 15, 16 e 17 febbraio, nella storica location della Fortezza Medicea che domina il borgo; si continua con la Chianti Classico Collection del 17 e 18 febbraio, alla Stazione Leopolda di Firenze, per poi chiudere in assoluta bellezza con Benvenuto Brunello, dal 21 al 24 febbraio nei Chiostri del complesso di Sant'Agostino a Montalcino. Nove giorni tutti dedicati al grande e variegato mondo dei wine lovers. Il meraviglioso profilo della Val di Chiana avvolge e abbraccia Montepulciano, borgo Rinascimentale fra i più belli e suggestivi d'Italia. Nelle stanze della Fortezza Medicea sarà possibile degustare il nostro Nobile di Montepulciano Riserva 2016 e il Rosso di Montepulciano 2017. Annate eccezionali che ci hanno regalato vini di grande spessore, strutturati, di ottimo corpo e dalla finissima trama tannica. Vini che rispettano in pieno la grande eleganza che Carpineto sa esprimere nel calice. Il viaggio lungo i territori del Nobile non finisce qui. Vi presentiamo i nostri Cru: l'Appodiato di Montepulciano Vigneto di Poggio Sant'Enrico 2012 e l'Appodiato di Montepulciano Vigneto di Sant'Ercolano 2012, entrambi vini Nobile in purezza prodotti solo nelle annate che reputiamo migliori. Colori intensi e profondi; bouquet amplissimo di frutta rossa, confetture, terziari di liquirizia, vaniglia e tostati; sapori che delineano tutta la consistenza e il corpo di vini perfetti per le grandissime occasioni. Assieme al nostro "bouquet" di Nobile sarà poi possibile, per operatori del settore e wine lovers, degustare altre eccellenze, come il Farnito Cabernet Sauvignon in purezza 2015 e il Dogajolo Rosso 2018 tra i rossi, il Farnito Chardonnay e il Dogajolo Bianco per quanto riguarda i bianchi, il Dogajolo Rosè e, dulcis in fundo, il Vinsanto del Chianti 1999, eccezionale vino che porta con sè tutti i sapori, i profumi e la meraviglia dei vent'anni. Lasciamo la provincia di Siena per sbarcare a Firenze, dove il Chianti Classico sarà protagonista della scena. Sui banchi della Stazione Leopolda vi presenteremo i nostri Chianti Classico, annate 2018 e 2019, e il Chianti Classico Gran Selezione 2016. Anche qui, come a Montepulciano, parliamo di annate di grande spessore, dove i grappoli di Sangiovese hanno attraversato un andamento stagionale che ne ha permesso un'eccellente maturità fenolica. Per questo, anche per quanto concerne il Chianti Classico ritroverete – nel calice – persistenza, piacevolezza, finezza ed eleganza, supportati da una trama tannica sempre molto vellutata. Infine: sua maestà il Brunello di Montalcino. Torniamo in provincia di Siena, e addentriamoci fra le stupende stradine medievali dell'abitato. Nel complesso di Sant'Agostino presenteremo il Brunello di Montalcino 2015 e il Rosso di Montalcino 2017. Menzione speciale va, di diritto, alla 2015: annata eccezionale, definita da più addetti ai lavori come "l'annata del secolo". Il Brunello, vino di per sè adatto alle lunghe evoluzioni, presenterà ancora più accentuate le sue caratteristiche di finezza, morbidezza, persistenza e intensità. Un equilibrio perfetto, espressione di grande eleganza che Carpineto ricerca in ogni vino, rendendo onore a uno dei sovrani indiscussi della viticoltura internazionale.