"
Avvolgente ed elegante", con sentori di "
ciliegia, prugna e tabacco" che rivelano la struttura di un
vino "
complesso", dal "
finale lungo e minerale". Parole che ci riempiono di
orgoglio, a maggior ragione perchè provengono dalla
rassegna internazionale più autorevole che si occupa di vino al mondo
Wine Spectator e perchè rivolte al
Brunello di Montalcino Docg 2015 di
Carpineto, che si aggiudica ben
95 punti nella classifica stilata dal magazine statunitense.
Un
risultato eccezionale, che premia anni di dedizione e di lavoro dedicati a ottenere sempre il meglio dai nostri terreni e dalle nostre vigne. Un piccolo, grande successo che ci rende
orgogliosi come azienda, come ambasciatori del
Sangiovese nel mondo e come italiani.
Il
Brunello di Montalcino è, infatti, uno dei vini che identificano e fanno apprezzare l'
Italia nel mondo. La nostra
tenuta di Montalcino è l'ultima, in ordine di tempo, a essere approdata nella grande famiglia di Carpineto: un antico casale in pietra impreziosito da 53 ettari di terreno, di cui 10 piantati a vigneto, circondati da ulivi e da un fitto bosco di macchia mediterranea, con una
vista unica verso il profilo del paese medievale.
La
tenuta, posta a 500 metri sul livello del mare, è uno degli insediamenti più alti di tutta la
Denominazione. L'esposizione dei nostri terreni, rivolta verso Nord, dona un microclima ideale per il
Sangiovese grosso: ventilato e ben protetto grazie ai boschi che circondano i vigneti dai venti umidi e caldi provenienti dalle zone costiere della Maremma.
Ultima, ma non certo per valore: la
composizione dei suoli. Pietrosi e di natura sedimentaria, donano quella mineralità che la stessa
Wine Spectator sottolinea nelle sue motivazioni in classifica. Al calice, il
nostro Brunello si apre in tutta la sua eleganza: sentori profondi e complessi di
frutti di bosco,
ciliegia,
spezie mediterranee, con una
vividezza del frutto ben presente anche dopo anni di affinamento; il sorso fresco, dai tannini levigati e sottili, bilancia perfettamente i
sentori minerali. Persistenza e finezza sono le parole che inquadrano al meglio questo grande vino.
Il tutto supportato da una
struttura imponente, grande
corposità e ottima
longevità. Non a caso,
Wine Spectator rileva come il nostro
Brunello 2015 possa esprimere il meglio delle sue caratteristiche fra il 2023 e il 2042. Certo: anche da giovane, il nostro Brunello sa come indossare il vestito elegante. La leggera esposizione a Nord e la collocazione geografica dei vigneti, di cui parlavamo poco fa, favorisce una
maturazione delle uve declinata più sull'eleganza che sulla "muscolarità".
Cosa vuol dire? Che anche
il vino, essendo materia viva, in gioventù tende a essere un po' più ruvido e aggressivo, come accade ad esempio nel caso dei
tannini, spesso sin troppo astringenti nelle fasi evolutive più precoci. Al contrario, il
nostro Brunello sa farsi apprezzare, per la sua eleganza, anche negli anni più vicini all'imbottigliamento. Insomma: per i prossimi vent'anni, ogni momento è buono per apprezzarne le
caratteristiche gusto-olfattive.
Concludiamo perciò con
una speranza: che questo successo possa essere un
augurio per tutta Italia, anche in un momento così difficile come questa prima parte dell'
anno 2020. Un augurio rivolto a tutti, indistintamente. Perchè ognuno possa tornare a godere appieno dei
piaceri e della
bellezza che questa terra unica sa offrire.