Il Rosso di Montalcino che non teme il confronto con il fratello più grande

pubblicato 04-02-2022

Il Rosso di Montalcino che non teme il confronto con il fratello più grande

È il fratello minore di uno dei vini più importanti e conosciuti al mondo, il Brunello. Ma il Rosso di Montalcino non teme confronti in fatto di qualità e spessore con il colosso più grande.

Proviene da una delle zone più vocate della Toscana, il comune di Montalcino (SI), al confine tra la Val D'Orcia e la Maremma. Si tratta di un vino capace di esaltare il vitigno Sangiovese in un'espressione più giovane e versatile del Brunello, ma comunque valorosa.

Conosciamo meglio questo vino, dunque, che non ha nulla da invidiare al fratello.

Il Rosso di Montalcino solitamente viene prodotto utilizzando dei vigneti di impianto più giovane rispetto a quelli del Brunello, e impiegando esclusivamente uve Sangiovese. Ma non sempre è così: a volte, per scelte aziendali, dai vigneti generalmente destinati al Brunello può anche essere prodotto il Rosso.

Nasce nel 1984 dalla volontà di creare un vino genuino, che fosse simile al cavallo di razza del Brunello. Ma risultasse più fruibile, più quotidiano, da bere quindi anche tutti i giorni senza dover per forza aspettare l'occasione giusta o speciale, come invece si fa spesso con il fratello maggiore.

È un vino dinamico, pronto già quando viene commercializzato. Non necessita di lunghissimi affinamenti: difatti è un vino che può essere bevuto subito. Ma, nonostante ciò, anche dopo 2 o 3 anni darà sempre soddisfazione. Nonostante risulti un vino snello, leggero, non è una bevuta poco impegnata grazie alla struttura di tutto rispetto che conserva. È sicuramente giovane, dal gusto fresco e asciutto, armonico e versatile, e si presta davvero ad innumerevoli abbinamenti.

La differenza sostanziale con il Brunello sta nel periodo di immissione al consumo: per il Rosso non prima del 1° settembre dell'anno successivo alla vendemmia, per il Brunello non prima dei cinque anni successivi alla vendemmia (sei la versione Riserva).

Per questi motivi, il Rosso di Montalcino risulta un vino giovane, apprezzato per la sua bevibilità e poliedricità, a differenza del suo fratello maggiore che è sicuramente più austero e corposo.

Una valida espressione di Rosso di Montalcino Doc ce la regala Carpineto. Dai suoi vigneti situati a 500 metri s.l.m., uno dei punti più alti all'interno della denominazione, produce un vino caratterizzato da una forte intensità aromatica e dalla spiccata eleganza.

Da uve Sangiovese Grosso in purezza vendemmiate esclusivamente a mano, dopo una macerazione sulle vinacce del mosto per circa 10/12 giorni a temperatura controllata segue un breve periodo di affinamento in legno in botti di medie dimensioni.

Al calice si presenta di un bellissimo rosso rubino con calde note granate. Il ventaglio olfattivo è ricco di note floreali, in particolare di viola mammola, e profumi fruttati di prugna, ciliegia e frutti di bosco. Chiude con spezie dolci, pepe e un leggero finale balsamico. All'assaggio si percepisce la sua natura giovane pur mantenendo un'ottima struttura. È morbido, vellutato, con una bella freschezza e leggere note sapide. Rimane elegante ed armonico, vena tannica delicata e buona persistenza.

Molteplici sono gli abbinamenti che si possono fare con questo raffinato vino rosso. Da un tagliere di salumi e formaggi, ad un bel risotto ai funghi e pancetta, o al tartufo, a primi piatti a base di sugo di carne, a grigliate miste, carni rosse e selvaggina. È poliedrico e versatile. Un evergreen da non farsi mai mancare in cantinetta.

Davvero un Rosso di Montalcino degno di nota questo di Carpineto, che conserva tutte le caratteristiche del territorio, portando con sè l'impronta della storicità della zona da cui proviene.