La longevità per il vino: l'esempio del Poggio Sant'Enrico

pubblicato 04-11-2022

La longevità per il vino: l'esempio del Poggio Sant'Enrico

Come ben sappiamo non tutti i vini possono essere conservati per molti anni. Alcuni sono fatti per mantenersi in forma nel tempo ed evolvere in meglio, altri sono fatti espressamente per essere goduti subito e non sono predisposti per il lungo invecchiamento. La formula della longevità per un vino non è affatto scontata ed esistono tantissimi fattori che la compongono.

Alcuni sono effettivamente misurabili con analisi chimiche (acidità, tannini, alcol, zuccheri, polifenoli ecc.). Altri invece dipendono dal vitigno e dall'età della pianta, dall'annata, dalla vinificazione, dall'affinamento. Ma anche dalla modalità di conservazione e dai materiali scelti, come ad esempio tipo di bottiglia e tipo di tappo.

Ovviamente l'elenco non è esaustivo perchè, ad esempio, vi sono anche scelte effettuate da competenti enologi che possono agire sulla variabile tempo del nostro amato vino.

Un vino premiato dalla longevità: il Nobile di Montepulciano

Ma vogliamo fare un esempio di vino adatto al lungo affinamento e capace di evolvere ed essere longevo?

La scelta ricade senza dubbio su un Appodiato della linea di Carpineto, Vino Nobile di Montepulciano Vigneto di Poggio Sant'Enrico – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G., il primo sangiovese in purezza a Montepulciano.

Vediamo le sue caratteristiche e da dove deriva il suo grande potenziale.

L'annata 2012 per il suo andamento climatico ci ha regalato vini di ottima qualità, dotati di grande struttura polifenolica e una elevata alcolicità. Tutti tratti che hanno contribuito ad ottenere vini molto equilibrati, con un'ottima espressione varietale e territoriale.

Ciascuna delle caratteristiche di questo vino si rendono adatte per affrontare una lunga crescita nel tempo. Le uve di Sangiovese che lo compongono provengono infatti dalle zone con migliore esposizione di due vigneti di Carpineto, "Poggio Sant'Enrico Piccolo" e "Poggio Sant'Enrico Grande".

Fermentazione spontanea con lieviti autoctoni, con la massa sottoposta a frequenti rimescolamenti ed arieggiamenti mantenendola a temperature di 25-30°C, il Poggio Sant'Enrico, prodotto in sole 4.000 bottiglie, matura in barili di legno di piccola capacità (barrique - lt.225) di rovere francese ed americano dove vi è restato per circa 12 mesi, posto poi in bottiglia senza trattamenti di alcun genere nè filtrazioni, riposa in un locale interrato per oltre 45 mesi a temperatura naturale e costante.

I profumi intensi e delicati descrivono una nobile annata da cui derivano vini di grande longevità e tipicità. Rosso rubino tendente al viola scuro, la forte concentrazione antocianica lo rendono carico, denso ed impenetrabile. Al naso regala sentori di frutta molto concentrata e matura, in particolare ricorda il mirtillo nero e l'uva passa, proseguendo su note minerali e balsamiche avvolte in una coltre di liquirizia e vaniglia. Sorso fresco e sapido, tannino fitto e ben presente, ha grande carattere ed un frutto che resta ben persistente nel final di bocca.

Un vino veramente longevo che regala forti emozioni già oggi e che sicuramente ne regalerà in futuro!