L’importanza del Vinitaly secondo Carpineto
Lo scorso aprile si è tenuta nel cuore di Verona la cinquantatreesima edizione del Vinitaly. Un evento che, tra novità, degustazioni e incontri, ha contribuito ad arricchire il panorama enologico italiano.
Partecipiamo al Vinitaly dalle primissime edizioni. In oltre cinquanta anni abbiamo vissuto la sua evoluzione in uno degli eventi internazionali più importanti del mondo. Con queste parole, Antonio Michael Zaccheo ha raccontato il Vinitaly 2019: il riscontro è stato molto positivo. Abbiamo avuto un grande afflusso di media al nostro stand. Ci hanno intervistato e hanno assaggiato i nostri vini che hanno ricevuto dei punteggi straordinari.
Di edizione in edizione, il Vinitaly ha accompagnato l’evoluzione di Carpineto in un brand dal successo internazionale. La prestigiosa rivista americana Wine Spectator ha selezionato Carpineto tra le top cento aziende italiane nel mondo. Un successo di cui il pubblico è sempre più consapevole. Tutte le persone che non sono riuscite a venire a OperaWine per la poca disponibilità dei biglietti, hanno assaggiato i nostri vini al Vinitaly.
Ma la 53sima edizione del Vinitaly è stata una grande occasione per introdurre la terza generazione di Carpineto, rappresentata dal giovane Anton Robert Zaccheo. Dal corso di sommelier al lavoro in vigna, Anton Robert ha l’onere e l’onore di seguire le orme del padre e del nonno. È molto emozionante per un ragazzo della mia età entrare nel settore vinicolo al fianco di persone di grande esperienza come mio padre e mio nonno. Stare accanto a loro è solo un vantaggio perché posso imparare i segreti del mestiere. La pressione c’è, mi dà la forza di non deludere chi è venuto prima e fare ancora meglio.
Accolto con successo da pubblico e critica, Carpineto ha portato in alto la bandiera del vino italiano e della Toscana. Noi rappresentiamo la Toscana moderna. Abbiamo creato Carpineto puntando su due ingredienti fondamentali: la qualità del vino e la competenza. Questo ci hanno reso un’azienda leader in Italia. Un successo che ci rende orgogliosi perché la Toscana ha competitors in tutto il mondo che hanno storie centenarie. Questa ricchezza e qualità ci sprona a fare sempre meglio, ha continuato Antonio Michael Zaccheo.
Ma come si è evoluto il Vinitaly dall’origine a oggi? Mio padre mi ha raccontato che alle primissime edizioni della fiera si stappavano ben poche bottiglie. Questo perché contava più la presentazione della bottiglia che il suo contenuto. Invece oggi è fondamentale assaggiare il vino perché la qualità è di primaria importanza, ha concluso Antonio Michael Zaccheo sul Vinitaly.