C'è il
vino da tutti i giorni; il vino delle grandi occasioni; quello che berremmo a tutto pasto, o quello che stapperemmo solo se in buona compagnia. E poi ci sono i vini che vanno oltre.
Quelli che difficilmente si fanno categorizzare; che ci raccontano
territori interi senza farci muovere dalla poltrona di casa. Il nostro
Appodiato di Montepulciano, Vigneto di Poggio Sant'Enrico, è uno di questi.
Un Sangiovese in purezza, proveniente da un cru selezionato, prodotto solo nelle annate che consideriamo migliori. Accontentarsi non è concesso:
l'eccellenza è tale, o non è.
Esame Visivo
Il Sangiovese, nella sua declinazione Prugnolo Gentile, si esprime in tutta la sua
potenza antocianica. Il rosso di questo Nobile di Montepulciano è concentrato, carico, profondo, anche dopo anni dall'imbottigliamento. Al roteare del calice, il vino rivela tutta la sua
imponente consistenza.
Esame Olfattivo
Cominciamo a viaggiare lungo il profilo delle
colline toscane. Lo spettro di riconoscimenti è amplissimo, a cominciare dai sentori primari di more, frutti di bosco, mirtilli, marasca, viola. Pian piano, il bouquet si apre alle
speziature e ai terziari: tostati, vaniglia, liquirizia, che accompagnano e non coprono i profumi più "giovani". Un gioco di equilibri che rivela tutta la finezza di un vino che fa della sua imponenza il tratto d'eleganza distintivo.
Esame Gustativo
L'assaggio accarezza il palato. La
struttura del Poggio Sant'Enrico si rivela nella sua complessità senza però aggredirci. Sensazioni olfattive che si amplificano alla bocca, con un
finale lunghissimo e persistente che rende pressochè indimenticabile ogni sorso.
Abbinamenti consigliati
Un vino di
grande complessità che accompagna piatti altrettanto strutturati. Gli arrosti, la cacciagione e le carni alla brace sono un must. In particolare, un grande classico della cucina toscana:
la bistecca fiorentina. Per i più golosi consigliamo il sorprendente abbinamento con il cioccolato fondente al 65-75%: provare per credere.