Note di degustazione: Farnito Cabernet Sauvignon

pubblicato 20-01-2020

Note di degustazione: Farnito Cabernet Sauvignon
Che il vino, in Toscana, sia tradizione è cosa chiara pressochè a tutti; tradizione che non si lascia però imbrigliare dal malcelato senso orgoglioso di chi afferma: "Si è sempre fatto così". Al contrario: la Toscana è anche terra d'innovazione in campo vitivinicolo. Basti pensare ai Super Tuscan: vini per lo più provenienti da vitigni internazionali, che presentano caratteristiche di grande longevità e struttura. Un territorio vasto e affascinante, che in Carpineto esploriamo attraverso il Farnito: un Cabernet Sauvignon in purezza, imponente e corposo, che negli anni ci ha regalato parecchie soddisfazioni. Basti pensare alle Super Tre Stelle 2017 della Guida Oro Veronelli, per l'annata 2011; ai 91 punti su 100 tributati da Wine Spectator per l'annata 2010 o, ancora, ai 90 punti che la più prestigiosa rivista americana di settore ha assegnato per l'annata 1997, rientrando così nella top 100 dei migliori vini italiani. Dopo le dovute presentazioni, andiamo quindi a conoscere il Farnito Cabernet Sauvignon da vicino. Esame Visivo L'occhio vuole la sua parte, e il nostro Farnito lo sa bene. Il rosso rubino intenso è evidente, anche nelle annate più âgèe, che conservano un colore profondo e brillante con lievi evidenze di unghia granata. Nel calice, il vino si muove sinuoso, mostrando tutta la sua notevole consistenza. Esame Olfattivo La persistenza del Farnito Cabernet Sauvignon fa sì che questo sia uno di quei vini che continuano ad aprire il proprio bouquet anche a distanza di ore. Il sentore vegetale è evidente, come da tradizione per il Cabernet Sauvignon. Dopodichè troviamo spiccati sentori di frutta essiccata, ciliegia, marasche, fino ai terziari di liquirizia, vaniglia e tostati. Completano il disegno, sentori speziati che regalano una nota ancora maggiore di intensità. Esame Gustativo Il sorso è pieno, caldo e soddisfacente, in linea con la grande struttura del Farnito Cabernet Sauvignon. La persistenza gustativa rispecchia pienamente quella olfattiva, rilasciando gradatamente al palato tutti i sentori sopra descritti. Il finale è lungo e piacevole, a sottolineare la grande finezza di un vino che, con la sua longevità, si presta a lunghi affinamenti. Abbinamenti Consigliati Come i suoi "cugini" a base Sangiovese, anche il Farnito Cabernet Sauvignon si presta in modo ben felice ai piatti della cucina regionale toscana, primi fra tutti quelli a base di selvaggina. Spazio quindi ai primi piatti con cinghiale, anatra o lepre. Anche gli arrosti sono un abbinamento perfetto, così come i pungenti sentori del tartufo, di cui esalta profumi e raffinatezza.