Note di degustazione: il Dogajolo Rosso

pubblicato 24-03-2020

Note di degustazione: il Dogajolo Rosso
Il vino è materia viva. In continua evoluzione. Ed è proprio per questo che qui, in Carpineto, siamo sempre attenti al delicato equilibrio fra tradizione e innovazione. La cultura storica del vino in terra toscana e lo sguardo sempre attento al futuro della viticoltura, si incontrano felicemente nel Dogajolo Rosso. Partendo da una solida tradizione, che in questo caso si chiama Sangiovese (il re delle uve toscane) si cerca (e si trova) nel Dogajolo Rosso, una perfetta sintesi col Cabernet Sauvignon. Il risultato? Un "baby Super Tuscan" che regala piacevolezza, bevibilità, profumi, struttura. Ma andiamo con ordine. Esame visivo All'occhio, il Dogajolo Rosso si presenta di un rosso rubino brillante ed intenso, che rotea nel calice con buona corposità e consistenza. L'ottima concentrazione antocianica del Sangiovese è qui piacevolmente riconoscibile. Esame olfattivo Al naso spicca subito il sentore fresco e vinoso, che si accompagna a piacevoli e variegate sensazioni fruttate. Ciliegia, su tutte; ma anche mora, lampone, viola, marasca, cui fanno da complemento l'eleganza e la morbidezza tipiche del Cabernet. Il Dogajolo Rosso si presenta fin da subito come un vino persistente e denso di sentori primari, di pronta beva e grande freschezza. Esame gustativo La finezza dei sentori olfattivi è confermata dal sapore e dai sentori retronasali. Il sorso è pieno, corposo e appagante. Il tannino è ben dosato e piacevolmente accompagnato da una freschezza che contribuisce a rendere la beva decisamente equilibrata e persistente. Abbinamenti consigliati Carni ben condite, arrosti, cucina regionale toscana – dalla cacciagione alle braci. Il Dogajolo Rosso, per queste sue caratteristiche piacevolmente fruttate e, allo stesso tempo, corpose, si presenta come il perfetto compagno di viaggio per molti piatti della cucina tradizionale italiana.