Alla scoperta del re dei vini, il Vino Nobile di Montepulciano

pubblicato 27-01-2022

Alla scoperta del re dei vini, il Vino Nobile di Montepulciano

Legato inscindibilmente al territorio da cui proviene, il Vino Nobile di Montepulciano ha una storia antichissima, oltre ad essere stato il primo vino italiano a guadagnarsi la denominazione di origine controllata e garantita.

La sua storia inizia dagli Etruschi poichè già a quell'Epoca, in questa famosa zona della Toscana, si consumava vino. Ma la prima testimonianza riguardante il vino Nobile di Montepulciano, così come lo conosciamo noi oggi, risale al 1350. Un manoscritto mette in evidenza tutte le clausole per la commercializzazione e l'esportazione di questo sommo prodotto. Nel 1685, poi, il fondatore della biologia sperimentale Francesco Redi, lo incorona nella sua opera "Bacco In Toscana" il "re d'ogni vino".

È così che nasce la prestigiosa fama del Vino Nobile, consacrato nel 1933 come prodotto di eccellenza durante la prima mostra mercato dedicata ai vini tipici tenutasi a Siena proprio in quell'anno.

È poi negli anni Sessanta che il Nobile di Montepulciano diventa uno dei vini italiani più apprezzati, amati e conosciuti al mondo.

Il nome deriva appunto dal piccolo comune in provincia di Siena sito a 605 metri sul mare a cavallo tra la Valdichiana e la Val D'Orcia. Territorio che vanta un suolo unico per la produzione di vino: un'alternanza di sabbia e argilla che mescolandosi creano, insieme al tipico microclima, le giuste caratteristiche per la produzione di vini di alto pregio.

Il vitigno principale è il signor Sangiovese, chiamato in questa zona Prugnolo Gentile, che deve comporre il vino, da disciplinare, almeno per il 70%. Poi possono essere utilizzate anche altre varietà come il Canaiolo (al massimo al 20%) e il Mammolo. Quest'ultimo è volto a conferire quel tipico sentore floreale, di viola mammola, che rende il profumo del vino intrigante e coinvolgente. Sempre da disciplinare consta di una lunga maturazione in legno, 24 mesi per il base e 36 mesi per il Nobile Riserva. È un vino dall'altissimo potenziale evolutivo, che può raggiungere se ben conservato, anche i 30 anni ed oltre di attesa prima di essere stappato.

Negli abbinamenti, il Nobile si sposa benissimo con pietanze strutturate come pici al ragù di cinta senese, e secondi di carne, arrosti e chianina. Ma, se stappato con qualche anno sulle spalle, riesce a regalare emozioni anche da solo, in meditazione.

Un'espressione degna di nota di questo sublime vino ce la regala Carpineto, da sempre in prima linea tra le Aziende di spicco toscane. Unica Azienda a produrre soltanto la Riserva già dagli anni Settanta, il suo Vino Nobile Riserva 2017, in particolare, ha stoffa da vendere. Invitante ad ogni sorso, conserva un'eleganza innata e un'armonia sontuosa.

Ma scopriamone le note di degustazione. Composto prevalentemente da Sangiovese con piccole aggiunte di Canaiolo ed altre varietà di uve autoctone vendemmiate manualmente, affronta una fermentazione con macerazione sulle bucce per un periodo di circa 10-15 giorni a temperatura controllata, successivamente viene posto in botti ovali di rovere di Slavonia da 50 e 100 hl per ben 3 anni. L'affinamento si conclude in bottiglia per 16-18 mesi in ambiente con temperatura e umidità controllata.

Ne deriva un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi granato, e un ventaglio olfattivo ricco e raffinato che spazia da note di frutta rossa, amarena, prugna e frutti di bosco, a sentori floreali di viola mammola, per finire su profumi di spezie e liquirizia e toni balsamici. Il sorso è pieno e vellutato, di grande struttura e dal tannino piacevole, risulta caldo e lungamente persistente, equilibrato e di grande pregio.

Un vino certo non da tutti i giorni, ma perfetto per onorare grandi occasioni e pasti importanti a base di cacciagione o formaggi stagionati di alta qualità.

Di nobile c'è tanto quindi, dalla storia, alla produzione, alla degustazione. Il Vino Nobile di Montepulciano è sicuramente un grande rosso italiano che tutto il mondo ci invidia. Una stella che brilla nel parterre della nostra enologia.