Tre vini per tre borghi: alla scoperta della Val di Chiana

pubblicato 30-08-2023

Tre vini per tre borghi: alla scoperta della Val di Chiana

Adagiata fra le province di Siena e Arezzo, sul versante della Toscana meridionale, la Val di Chiana è sicuramente un nome già di per sé iconico. Quale buongustaio non conosce la pregiata razza chianina, bovino da cui si ricava la pregiata carne simbolo di queste incantate zone? Ci troviamo davvero in uno dei luoghi più affascinanti della nostra bellissima regione, tra colline ondulate, file di cipressi, strade pietrose e – ovviamente, verrebbe da dire – filari di vite. La Val di Chiana è questo e molto di più: sospesa nel tempo, costellata di borghi l’uno più bello dell’altro, scandita da antiche pievi, suggestivi panorami e ottimo cibo. Per questo non possiamo certo esimerci dal consigliarvi un tour lungo queste magnifiche latitudini, tra bellezze d’arte e Storia e i piaceri del buon vino. 

 

Montepulciano e Carpineto Nobile di Montepulciano Riserva

 

Il nostro tour non può che cominciare da qui. Da quello che è un po’ il luogo simbolo di queste zone, denso d’arte, cultura e ottimo vino. Siamo a Montepulciano, cittadina che costituisce – per certi versi – un unicum nel panorama dei borghi della Val di Chiana. In una zona puntellata da borghi medievali, infatti, Montepulciano si distingue per le sue forme decisamente Rinascimentali. Ragione che ritroviamo nel suo passato, dato che questa nobile città divenne l’emblema del potere della famiglia dei Medici durante le guerre che contrapposero Firenze a Siena. Montepulciano è perciò, ancora oggi, circondata da edifici Rinascimentali delle aristocratiche famiglie dell’epoca; dalla cattedrale di Santa Maria Assunta e dall’edificio comunale che sorgono sulla piazza Grande; dall’antica fortezza intitolata proprio ai Medici. Cotanta nobiltà d’animo non può che essere sottolineata da un vino altrettanto nobile. Nomen omen: il Carpineto Nobile di Montepulciano Riserva, proveniente dai filari coltivati nella nostra tenuta Vino Nobile, è il perfetto contrappunto vinicolo a una cittadina così meravigliosamente caratterizzata. Vino di assoluto spessore, ottima struttura e gran corpo: capace di coniugare potenza ed eleganza sia all’olfatto che al sorso. A un bouquet di confetture di frutta rossa, sentori di spezie dolci, vaniglia, caffè, pepe nero, leggeri richiami di cacao, segue un sorso complesso e lunghissimo. Un tripudio di sapori sottolineati da una leggera punta balsamica che si apprezza soprattutto per via retronasale. Un grandissimo vino rosso che matura per due anni in botti di rovere di Slavonia per poi passare in barrique francese e affinarsi in bottiglia per un periodo minimo di sei mesi. Da regalarsi senza alcun dubbio durante il nostro tour della Val di Chiana. 

 

Lucignano e Carpineto Nobile di Montepulciano Vigneto Poggio Sant’Enrico 

 

Dal Rinascimento al Medioevo; dalla provincia di Siena a quella di Arezzo. La Val di Chiana, come dicevamo, è meravigliosa proprio perché ampia e stratificata. E se a Montepulciano abbiamo goduto delle sontuose e imponenti forme Rinascimentali, a Lucignano ci perderemo nel dedalo di vicoletti che mantengono ancora l’impostazione urbanistica d’epoca medievale. La caratteristica più evidente di questo affascinante borgo è infatti la sua forma ovale, con strade che si concatenano fra loro formando una serie di anelli concentrici. Circondata ancora dalle sue mura, sempre d’impianto medievale, una visita a Lucignano non può mancare nel nostro tour della Val di Chiana. Anche in virtù delle bellezze che troveremo fuori dal centro, con i resti delle fortezze medicee e il Santuario della Madonna delle Querce progettato da Giorgio Vasari. A una simile eleganza rimasta inalterata nel corso dei secoli non può che corrispondere un vino altrettanto sontuoso. Il Carpineto Nobile di Montepulciano Vigneto Poggio Sant’Enrico e un cru di cui andiamo particolarmente fieri. Proveniente dalle zone meglio esposte nella nostra tenuta Vino Nobile e il primo nel territorio derivato da uve Sangiovese in purezza, matura in barrique di rovere francese e americano dove resta per almeno dodici mesi. L’affinamento in bottiglia per oltre 45 mesi restituisce, al calice, un vino di un’eleganza davvero fuori dal comune. Intenso e persistentissimo all’olfatto, dai frutti di bosco ai chiodi di garofano; dalla vaniglia al cacao, fino al caffè, alla frutta secca, alle spezie aromatiche, al palato conferma pienamente le sue caratteristiche di complessità e potenza. Un sorso pieno, bilanciato, pastoso, persistente. Un vino che disvela tutte le migliori espressioni del Sangiovese. Da degustare con i piatti tipici della tradizione toscana, dai primi con cacciagione ai grandi arrosti. Ottimo anche come vino da meditazione. 

 

Civitella in Val di Chiana e Carpineto Dogajolo Rosso Oro

 

Restando sempre in provincia di Arezzo, troviamo il caratteristico borgo di Civitella in Val di Chiana. Dalle forme tipicamente medievali, dominato da una rocca circondata da una imponente cinta muraria, il borgo di Civitella è noto per gli ampi panorami che possiamo godere dalla cima dell’antico castello. Da qui, lo sguardo si perde lungo il meraviglioso profilo delle colline che scandiscono il paesaggio della Val di Chiana. Sfumature di forme e colori degne di una tela dei maestri del Rinascimento, che trovano qui la loro più affascinante concretizzazione. Insomma: passeggiare fra queste stradine significa, letteralmente, calarsi in un tempo sospeso. Godere appieno dell’anima più profonda della Toscana. Un fascino indelebile da accompagnare con un vino altrettanto indimenticabile come il Carpineto Dogajolo Rosso Oro. Un uvaggio che comprende Sangiovese, Cabernet Sauvignon e altre varietà. Un vino che celebra i trent’anni di una delle nostre etichette più innovative: il Dogajolo Rosso. Questa inedita versione Oro conserva tutta la versatilità e la dinamicità del sorso del “cugino” più grande; e aggiunge, al contempo, morbidezza e complessità dovute a un passaggio in legno più lungo: almeno nove mesi. Un vino di ottima struttura e buon corpo, dalla beva scattante e allo stesso tempo complessa, che si presenta con tutto il suo persistente bouquet di note tostate, vaniglia, spezie aromatiche associate ai sentori tipici del Dogajolo Rosso: frutta rossa croccante, ciliegia, frutti di bosco. Un vino elegante e bilanciato, che non può mancare nella lista di esperienze di un wine lover che si rispetti.