L’eleganza in un calice: il Brunello di Montalcino e i suoi abbinamenti 

pubblicato 10-11-2023

L’eleganza in un calice: il Brunello di Montalcino e i suoi abbinamenti 

Dire Brunello di Montalcino è come dire Toscana. Siamo di fronte a una delle denominazioni storiche della regione, riconosciuta a livello mondiale come garanzia di assoluta qualità. Un simbolo della viticoltura italiana in ogni angolo del globo: dall’America all’Asia, il nome Brunello evoca fin da subito l’immagine di un vino elegante, corposo, strutturato, potente e allo stesso tempo armonioso. Capace di esprimere tutto il meglio del terroir toscano. 

 

Qui in Carpineto sappiamo bene cosa rappresenti il Brunello di Montalcino per l’intera viticoltura toscana e italiana. Nella nostra tenuta posta a guardia della Val d’Orcia, una delle più alte dell’intera denominazione, crescono uve Sangiovese Grosso che vengono raccolte e selezionate accuratamente per donarci un vino di assoluto spessore. Da sorseggiare come calice da meditazione o abbinare ai grandi piatti della cucina nazionale e internazionale. Tipicissimi sono gli abbinamenti con la bistecca alla Fiorentina, con primi piatti strutturati a base di selvaggina, con stufati e brasati che esaltino la corposità e la pienezza del nostro Brunello di Montalcino. 

 

Gli abbinamenti, però, non si esauriscono qui. Il Carpineto Brunello di Montalcino sa regalare il meglio di sé anche con ricette più ricercate, piena espressione della qualità italiana in cucina. Il Brunello, ad esempio, risulta perfetto se abbinato a piatti altrettanto strutturati, magari riccamente conditi o particolarmente elaborati (pensiamo, ad esempio, alle preparazioni con fondo bruno) o accompagnati da formaggi figli di un grande periodo di stagionatura. Un quadro d’insieme che necessita sicuramente di qualche esempio. 

 

Cominciamo da un’altra grande tipicità della terra di Toscana: la cinta senese. Si prepara l’arrosto per poi condirlo, magari, con una salsa agrodolce che bilanci le note più densamente fruttate del Brunello; successivamente, possiamo aggiungere della frutta disidratata: prugne oppure fichi, che richiamino così le note terziarie del Brunello. Per chi ama i sapori particolarmente intensi si può poi rifinire con una salsa alla mela cotta che richiami, infine, note aromatiche ben integrate all’interno del nostro calice. Avremo, così, un abbinamento elegante e finissimo. Dai sapori ben distinti, intensi e allo stesso tempo carezzevoli. 

 

Altro abbinamento di grande interesse può essere quello col petto di piccione e salsa ai frutti rossi. Lamponi, mirtilli, burro per il fondo, qualche rametto di timo per aromatizzare. È tutto ciò di cui abbiamo bisogno per preparare un piatto gustoso ed elegante, che richiama così le note di confettura del Brunello di Montalcino. L’abbinamento con il lampone e il mirtillo, uniti alla succulenza della carne di piccione, vengono quasi naturali per esaltare tutte le magnifiche note di questa grande bottiglia. Un ideale spartito che si traduce in una piena estasi del gusto grazie a un abbinamento che risulta quasi per “concordanza” grazie al ricco condimento della carne di piccione. 

 

Come vediamo, il Brunello di Montalcino sa andare assai oltre rispetto ai pur magnifici abbinamenti classici della tradizione regionale toscana. Accanto agli intensi sapori dello stufato di cinghiale con polenta (ricetta tipica della tradizione di Montalcino), di primi come i tortelli alla mugellana, di pietanze a base di selvaggina e cacciagione, possiamo – se l’estro e il palato lo richiedono – dirigerci verso abbinamenti che, come abbiamo rilevato, risultano più ricercati. Senza dimenticare, ovviamente, la solida tradizione toscana in materia di cucina.